Tacito

Tacito fu il maggiore storico di Roma, Di Cornelio Tacito si ignorano oltre al prenome, anche la data di nascita e la patria: da una lettera di Plinio il Giovane infatti possiamo supporre che egli fosse provinciale della Gallia Narbonese o Cisalpina. Fu console e proconsole.

AGRICOLA

Essi sono una BIOGRAFIA del suocero, vittorioso condottiero sotto Domiziano , “De Vita Et Mortibus Iulii Agricolae”, 98 d.C.

Nel 93 Tacito non era riuscito a tornare a Roma in tempo per commemorare l’uomo durante l’orazione funebre.

Essa va ben oltre l’opera di carattere encomiastico, ma ha dei risvolti di carattere politico ed etnografico. I due momenti più storiografici sono i discorsi su:

–popoli della Britannia e i loro costumi

–Calgaco e Agricola -> questi mostrano una padronanza retorica

(Negli Agricola, troviamo anche uno slogan utilizzato durante la guerra del Vietnam dai pacifisti: “dove passano fanno il deserto e lo chiamano pace”)

GERMANIA

Di poco posteriori agli Agricola, l’opera fu composta sempre nel 98. Il titolo completo “De Origine et situ Germanorum” , i precedenti più significativi sono monografie perdute di Seneca.

Questa doveva far parte di una sezione degli Agricola, ma dal nucleo originario di forse 5 capitoli l’opera si è accresciuta fino a diventare un libro autonomo.

Diviso in due parti:

–la prima tratta le caratteristiche generali del popolo: l’organizzazione familiare, istituzioni militari, la religione, la caccia, l’agricoltura, l’abbigliamento

–la seconda tratta più in dettaglio le singole tribù

Tacito si avvale dei modelli elaborati dalla tradizione:

->determinismo geografico: i popoli presentano nel carattere e nell’aspetto le caratteristiche dell’ambiente

In Tacito c’è più ammirazione che disprezzo mettendo in evidenza la rudezza primitiva e il valore militare di quei popoli in confronto alla corruzione romana

Dialogus De Oratoribus

Il problema principale di quest’opera riguarda la sua AUTENTICITA’ : l atradizione la attribuisce a Tacito, ma lo stile fluente, di imitazione ciceroniana, è lontano da quello conciso e asimmetrico di Tacito. I sostenitori dell’originalità giustificano la diversità dello stile con la diversità del genere letterario. Problematica è anche la datazione: ambientato sotto Vespasiano (75), ma dedicato a Fabio Giusto (102).

Protagonista del dialogo è Curazio Materno e si basa sul declino dell’oratoria, essa non può vivere in un regime assolutistico. Curazio afferma di volersi allontanare dall’oratoria per la poesia, questa sembra una metafora dell’autore che sceglie di congedarsi dall’oratoria per la storiografia.

HISTORIAE

Composte entro il 110, esse dovevano essere composte da 12 libri ma restano solo i primi 4 e alcuni capitoli del 5. Tacito rinuncia al progetto di raccontare il passaggio dal male al bene cioè da Domiziano a Nerva e Traiano, ma racconta la storia dagli inizi di Roma.

Troviamo anche la corruzione del senato, del popolo romano tutto dell’esercito, da ricercarsi nella grandezza stessa dell’impero.

-> tacito disegna i ritratti dei vari personaggi tramite delle annotazioni a fianco alle citazioni del personaggio.

-> di rilievo anche e descrizioni delle masse dell’esercito e del popolo

Stile: tipo Sallustio -drammatizzazione degli eventi -ricco di arcaismi -moralismo -povero di verbi e congiunzioni -stile asimmetrico - fitto di termini astatti e sostantivati

-ripresa di testi poetici

ANNALES

L’opera più importante. Tratta dei fatti dell’impero dalla morte di Augusto a quella di Nerone.

Restanio solo i libri 1-5 e 11-16.

Il titolo richiama quello di Tito Livio “Ab Urbe Condita”

-> trattazione annalistica: anche se non sempre la trattazione anno per anno viene sempre rispettata.

Utilizza atti ufficiali, discorsi conservati negli archivi pubblici e memorie private. Fra gli storici utilizzati Gaio Fannio e Fabio Rustico.

Qui la mancanza di libertà è collegata al declino della storiografia ma anche della storia stessa.

Grandi protagonisti:

-Tiberio è desctitto ambiguo, corruttore, perverso

-Nerone 1)succube della madre

2)abile nell’avvicinarsi a Seneca

3)spietato nell’eliminare qualsiasi ostacolo fra lui e il potere

Contrappone l’infelicità della capitale in balia dei tiranni ai condottieri che combattono con valore alla periferia del regno. Sogno di Germanico Alla vigilia di uno scontro la notte è lacerata dalle grida dei germani a banchetto, Germanico sogna Varo ricoperto di sangue che lo chiama e gli tende la mano per salvarsi

Stile: -negli ultimi libri esso risulta più semplice -sintassi è meno ricercata ma i fatti sono più brutali

Fortuna Plinio il Giovane è largo di elogi per l’amico, ma nel complesso Tacito non sembra trovare molto spazio ai suoi tempi.

Nell’età dell’assolutismo è lo storico più letto e prima viene letto in chiave macchiavellica e poi con l’illuminismo diventa simbolo di libertà.


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