Naturalismo, realismo e verismo
Naturalismo
H. Taine /1828 – 1833) – Filosofia dell’arte.
Arte (come scienza) -> muovere dal dato reale e dall’uomo (Arte = documento umano)
Uomo = prodotto di 3 fattori ->
- race (elemento biologico, razza, ereditarietà)
- milieu (ambiente)
- moment (momento storico)
Artista ->
- non deve alterarla con sentimenti e pensieri
- deve favorire l’espressione autonoma
- deve rimanere “al di qua” dell’opera
- deve essere impersonale
Naturalismo -> Scrittore = scienziato ->
- uomo = prodotto di 3 fattori (Taine)
- Arte = fatto di natura
- deve indagare sul reale (osservare!)
- deve indagare sulla società
- deve affiancare la sua opera a quella degli intellettuali
- deve contribuire al progresso
- deve contribuire a risanare la società
- lingua (no di stampo romantico!) ->
- NO poesia
- SI narrativa, romanzo (nuove sperimentazioni linguaggio)
Francia - Flaubert (M.me Bovary) –
- IMPERSONALITA’ – Racconto = lingua con la precisione della scienza
- Realizzare “splendore dell’arte” e tendere alla bellezza
Zola – (1840 – 1902)Teresa Raquin – ciclo di Rougon – Maquort – programma etico-politico per raggiunger una solidarietà umana (Fratelli Groucourt) simile a quella organica (fisiologica) “Trance de vie” – documenti umani
Problemi del Realismo
Industrializzazioni ->
- capitalismo
- conflitti di classe
Lavoro ->
- introduzione della macchina
- problemi di salari e di occupazione
Scienza ->
- nuove scoperte
- evoluzionismo
Unità nazionale italiana ->
- mancata coesione regionale
- questione meridionale ->
- povertà
- analfabetismo
- brigantaggio
Politica ->
- diffondersi del socialismo
- movimenti operai (Comune di Parigi 1871)
Arte ->
attenzione alla realtà ->
- ricerca del “vero”
- analisi del “dato di fatto”
nuove forme letterarie ->
- romanzo sociale
- novella
nuovi moduli espressivi ->
- lingua essenziale, asciutta
- recupero del dialetto
Colonialismo ->
- corsa al potere imperialistico
- nuovi mercati
- emigrazione
Verismo
Capuana : “importa” il naturalismo in Italia + Verga = programma del verismo
Verismo :
- valore dell’opera di Zola e del naturalismo francese
- principio dell’impersonalità dell’arte (lo scrittore non deve far trasparire i propri giudizi)
- necessità di utilizzare anche in letteratura l’osservazione della realtà, tratto tipico della cultura scientifica
Verga
Poetica :
- Funzione etica dell’arte (dopo EVA del 1873)
- Funzione di denuncia di una società fondata sul benessere materiale
- L’opera letteraria, attraverso il racconto di vicende veritiere ed esemplari, deve offrire una rurale testimonianza contro una società di “banche ed imprese industriali”
- Il romanzo deve rispecchiare ed analizzare la realtà, far risaltare ciò che si nasconde dietro la “realtà patinata” della società borghese “dove folleggiano ebrezze amare, gemono dolori sconosciuti che l’arte deve raccogliere e buttare in faccia”
- L’arte deve: smascherare le illusioni, le ipocrisie della facciata di rispettabilità borghese, deve sostenere le ragioni del cuore e dell’amore
I° documento di politica : Fantasticherie (da “Vita dei campi” del 1880)
Determinismo : V. non ammette nessuna evoluzione positiva - l’UOMO = vincolato da una Superiore Necessità, è destinato ad essere un VINTO
Ideale dell’ “ostrica” : paragone con le formiche. Mentre una dama incurante dell’alta società fa loro violenze, “dopo 5 minuti di panico e di viavai saranno tornate ad aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno”
Verga afferma che per comprendere della caparbietà “cronica” bisogna chiudere l’orizzonte in “due zolle”, bisogna guardare con il microscopio le piccole cause che fanno battere i loro piccoli cuori. Procedere vivisezionando analiticamente la realtà.
Individuare il diretto legame esistente tra la realtà economica e quella socio-culturale
Ironia.
Canone dell’impersonalità (Lettera a Salvatore Farina del 1880 – premessa a “L’amante di Gramigna”)
Verga parla dell’opera d’arte intesa come “documento umano” ed afferma che:
- lo riferirà così come lo ha raccolto
- utilizzerà all’incirca le stesse parole tipiche della narrazione popolare
- il trionfo del romanzo si avrà quando la mano dell’artista risulterà assolutamente invisibile
- l’opera d’arte dovrà sembrare “essersi fatta da sé” senza serbare alcun contatto con l’autore.
Si ambisce: all’oggettività, al rispecchiamento documentario della realtà in modo che il testo letterario possa parlare a tutti e senza che la voce narrante esprima il proprio giudizio.
Letterature: “scienza del cuore umano” il (*) raggiungimento di una scrittura che nasconde ogni intervento visibile dell’autore
Riprende la visione di Zola di far coincidere scrittore a scienziato basandosi sull’osservazione dei fatti, però cambia l’obiettivo non denuncia di condizioni sociali di miseria o di degrado umano ma (vedi *)
Verga Linguaggio
Primi romanzi: elementi di produzione tardo romantica, diffuso descrittivismo, abbondanza di termini letterari (livello lessicale) Nedda – novità – la parlata toscana, presente nelle scelte lessicali e nell’uso dei diminutivi, è abbinata all’uso di termini dialettali siculi (Salutemmu) anche in alcune costruzioni sintattiche. Già uso del discorso indiretto libero.
Vita dei campi - (Rosso Malpelo) - canone dell’impersonalità dell’opera d’arte, il racconto è affidato ad una voce narrante anonima, che esprime il punto di vista dell’ambiente\personaggi - utilizzo termini\espressioni tipici della parlata (mastro Misciu, sciora, sangue suo)
- (Cavalleria rusticana) – ricorso allo svolgimento dialogico (narrativa europea del naturalismo) – dialoghi vivi e concisi, con sottointesi
- inizia il racconto in “MEDIA RES” riprendendo caratteristiche della narrativa naturalista e verista
- uso sapiente di forti colori folcloristici che animano il racconto.
Malavoglia - La voce narrante assume il punto di vista dei personaggi che rappresenta – tende a far sparire l’ “artificio della riflessione”
- lingua caratterizzata da : lirismo delle descrizioni paesaggistiche, cariche di significati simbolici
- immediatezza dei dialoghi arrichiti dal richiamo alla gestualità per rafforzare l’efficacia del linguaggio
- uso dell’imperfetto: per rendere operativa la tecnica del discorso indiretto libero e per rappresentare con efficacia la ciclicità del tempo e delle stagioni
- ricorso a proverbi siciliani italianizzati, condensato di saggezza popolare, simboli dell’ “ideale dell’ostrica”
- similitudini, legate ad ambienti popolari e marinareschi (per realismo e immediatezza, efficacia della narrazione)
Mastro D.G. (2 stesure)
Vi intercala nella trama 2 voci: un popolare personaggio anonimo che spiega le vicende e un narratore vero e proprio, esterno ai fatti (= autore)
2 momenti:
- ascesa nelle prime due parti (affermazione e trionfo)
- caduta (declino e sconfitta)
Utilizzo del passato remoto (tempo storico) = condensa momenti di azione drammatica, non più tempo cronologico (Malavoglia) ma “tempo rapido, incalzante, affannoso e tuttavia paralizzato: quello della produzione”
Dimensione nuova dei personaggi (M.D.G.!) che acquisiscono rilevanza e profondità nuove
Importanza del monologo (il dialogare con se stesso) (vedi M.D.G.)
Importanza del punto di vista (critica Luperini) il romanzo è costruito intorno al punto di vista di M.D.G. rovesciando di 180° la narrazione, attraverso l’ottica straniante di un servitore che assiste di malavoglia all’agonia del protagonista.
Perciò : straniamento e coinvolgimento complessivo!
Novelle rusticane
(Libertà)
Linguaggio:
- aspro-spietato-impressionistico violenza della folla = descritto con elissi, periodi brevi, martellamento di esclamazioni (Luperini)
- similitudini scelte in relazione al mondo dei protagonisti ed alla loro cultura
(Roba) – uso di iperbole per ingigantire e per abbassare con l’ironia la figura del protagonista
(Per le vie) :
- linguaggio eterogeneo nel rapporto paesaggio/personaggi. Domina il discorso indiretto libero
- espressioni ricavate dal linguaggio lombardo
- ironia tra grottesco ed umorismo per enfatizzare inconsistenza di sentimenti e di ideali contro gli interessi / comunismo.