Luigi Pirandello - Sei personaggi in cerca d'autore

I sei personaggi e il “ Teatro nel teatro” I sei personaggi e il “ Teatro nel teatro”

Un capolavoro del Novecento.

Dopo aver lavorato sulle strutture del dramma borghese con parodie, alterazioni dei rapporti e dei ruoli, scomposizioni dell’unità dei personaggi, Pirandello arrivarono, col capolavoro dei Sei personaggi in cerca d’autore, ad una vera e propria frattura dell’organismo drammatico e scenico, che fa di quest’opera, scritta tra la fine del 20 e l’inizio del 21 (rappresentata per la prima volta a Roma il 9 maggio del 1921), uno di cardini di tutto il teatro del Novecento.

Esso nacque da un’insofferenza per le convenzioni della vita teatrale, il cui autore era penetrato a fondo, e da un confronto fra le strutture del teatro e dal senso della vita autonoma del personaggio

Il teatro e i suoi meccanismi

Il teatro e i suoi meccanismi vengono qui messi violentemente a confronto con qualcosa che piove su di essi dall’esterno, dal mondo della fantasia ( che è anche il mondo di traumi e angosce non risolte): mentre una compagnia di attori sta provando Il giuoco delle parti , irrompono sulla scena sei spettrali figure , i membri di una famiglia ( il Padre, la Madre, la Figliastra, il Figlio, il Giovinetto, la Bambina), personaggi rifiutati dall’autore che li ha concepiti, i quali chiedono con insistenza al capocomico di mettere in scena il dramma che hanno vissuto, la loro vita autentica che nessun autore ha trasposto sul piano della vita artistica.. Dopo molte resistenze, i personaggi ( guidati dal Padre e dalla Figliastra) convincono la compagnia a prendere in considerazione la loro richiesta , provando a rappresentare la loro storia : ma ne derivano scontri fra i personaggi, che raccontano e ripetono scene della loro vita e gli attori, che cercano di rappresentarle con i loro mezzi teatrali,

Ripetizione di scene traumatiche

Vincolati da una loro vicenda triste e squallida, i personaggi cercano di riviverne alcune scene traumatiche : quella, al limite dell’incesto, dell’incontro fra il Padre e la Figliastra presso la mezzana madama Pace , interrotta dal grido disperato della Madre ; e quella dell’annegamento della Bambina seguito dal suicidio del Giovinetto. Angosciose e insopportabili , queste scene sono vissute dai personaggi come qualcosa di “ fissato” nell’eternità, che si ripete all’infinito nel loro essere , ma nei modi più diversi , dallo strazio della Madre , all’intreccio di vergogna e aggressività, al gusto violento di mettersi alla gogna del Padre e della Figliastra. Alla finzione del teatro e dei suoi meccanismi , alle sue “forme “ vuote , i personaggi oppongono così la volontà di vivere la loro “vita” autentica e disperata in cui si ripete – come sempre nuova- l’angoscia per colpe da cui è impossibile sottrarsi .


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