Dante - Divina Commedia - Paradiso - Canto 1
CANTO PRIMO
37-81. TRASUMANAZIONE E ASCENSIONE DI DANTE. Riprende la narrazione del viaggio rimasta interrotta con la fine della seconda cantica e il proemio della terza. Indicato il momento cronologico dell’azione, Dante narra che, tornato dall’Eunoè, vede Beatrice volta a sinistra a fissare il sole. Anch’egli fa altrettanto e, riuscendo a figgervi gli occhi, scorge una grande luce. Tornato con lo sguardo a Beatrice si sente trasumanare: pur non accorgendosene, sta salendo con la sua donna verso il cielo, solo da un fatto nuovo è colpito: una dolce armonia e una straordinaria luminosità.
82-93. PRIMO DUBBIO DI DANTE. La novità della dolce armonia e della grande luminosità suscita in Dante il desiderio di conoscerne la ragione, poiché egli crede di essere ancora sulla terra. Beatrice, che legge il dubbio nella mente di Dante, senza essere interrogata, gli spiega che essi stanno salendo velocissimamente verso il cielo.
94-142. SECONDO DUBBIO E SOLUZIONE DI BEATRICE: L’ORDINE DELL’UNIVERSO. Sorge in Dante un nuovo dubbio. Come mai egli, corpo pesante, possa trascendere “questi corpi levi”. Ne chiede la ragione a Beatrice e questa gli spiega come tutte le cose siano ordinate e dirette al proprio fine, per raggiungere il quale una forza speciale, l’istinto, dà loro impulso. Il fine dell’uomo è Dio, da cui però la creatura può, ingannata da beni fallaci, deviare volontariamente. Ma Dante è purificato e libero di ogni legame terreno e per questa forza naturale tende verso Dio. Ci sarebbe invece da meravigliarsi se in tale rinnovellata condizione fosse rimasto sulla terra, come se la fiamma viva non tendesse in alto verso la propria sfera.