Umberto Saba - Amai

August 9, 2006 [ricerche_e_appunti]

Individua gli aspetti metrici più evidenti. Spiega l’accostamento tra “trite parole”, rime facili e verità profonde delle cose. In che cosa consiste per Saba la volontà di usare “poesia onesta”? Spiega perché questa poesia rappresenta una sorta di testamento poetico ed una dichiarazione di poetica. Questa poesia è formata da due quartine più una strofa composta da due versi, un distico. I versi sono quasi tutti endecasillabi, tranne il terzo verso composto da sole tre sillabe: ‘amore’.

Giosuè Carducci

August 7, 2006 [ricerche_e_appunti]

La parabola biografica: da rivoluzionario a “poeta-vate” Nel 1856-57 insegnò al ginnasio di San Miniato al Tedesco (Pisa): qui avvenne il suo esordio poetico, costituito da un volumetto di rime uscito nel 1857. Gli anni 1857-58 furono turbati da due gravi lutti: prima morì il fratello Dante, non è chiaro se per suicidio o perché ucciso involontariamente durante una lite con il padre, che morì a sua volta pochi mesi dopo.

Giacomo Leopardi

August 7, 2006 [ricerche_e_appunti]

L’infanzia e gli anni di studio Precocemente, a soli 10-11 anni, Giacomo, dopo un’infanzia serena, compone già vari testi poetici, le prime prose, traduce le odi di Orazio. Gli anni che seguono vedono crescere in progressione il numero dei componimenti in italiano e latino. Questi testi non sono importanti per il valore dei risultati ma per la volontà di cimentarsi e misurarsi nei più diversi campi del sapere: quelli che la vasta biblioteca paterna gli offriva.

Giosuè Carducci - Tedio Invernale (2)

August 7, 2006 [ricerche_e_appunti]

Tedio Invernale Ma ci fu dunque un giorno su questa, terra il sole? Ci fùr rose e viole, luce, sorriso, ardor? Ma ci fu dunque un giorno la dolce giovinezza la gloria e la bellezza fede, virtude, amor? Ciò forse avvenne ai tempi d’Omero e di Valmichi, ma quei son tempi antichi, il sole or non è più. E questa ov’io m’avvolgo nebbia di verno immondo è cenere d’un mondo

Giosuè Carducci - Tedio Invernale

August 7, 2006 [ricerche_e_appunti]

Tedio Invernale Ma ci fu dunque un giorno su questa, terra il sole? Ci fùr rose e viole, luce, sorriso, ardor? Ma ci fu dunque un giorno la dolce giovinezza la gloria e la bellezza fede, virtude, amor? Ciò forse avvenne ai tempi d’Omero e di Valmichi, ma quei son tempi antichi, il sole or non è più. E questa ov’io m’avvolgo nebbia di verno immondo è cenere d’un mondo

Lucrezio - De Rerum Natura - La Primavera

August 7, 2006 [ricerche_e_appunti]

La Primavera 1)A prima vista può stupire il fatto che Lucrezio dedichi gran parte del proemio della sua opera più importante, il De Rerum Natura, ad una dea, Venere, essendo Lucrezio un antireligioso convinto. Leggendo con attenzione l’opera, però, si può notare che Venere non è mai descritta in maniera completa, se non con qualche cenno: tereti cervice, eque tuo, corpore sancto, ex ore sono le uniche espressioni di fisicità che abbiamo nell’inizio del poema.

Cicerone - Somnium scipionis (da 1.1 a 3.7)

August 7, 2006 [ricerche_e_appunti]

1,1 Quando giunsi in Africa in qualità di tribuno militare, come sapete, agli ordini del console Manio Manilio presso la quarta legione nulla mi stette più a cuore che incontrare Masinissa, re amicissimo, per giusti motivi, della nostra famiglia. Quando giunsi da lui, quel buon vecchio abbracciandomi scoppiò in lacrime e dopo un momento alzò gli occhi al cielo (e disse): “Ti rendo grazie o sommo Sole, e grazie anche a voi, altri corpi celesti, poiché, prima di emigrare da questa vita, scorgo nel mio regno, e per giunta in questa casa P.

Giuseppe Gioachino Belli

August 3, 2006 [ricerche_e_appunti]

Giuseppe Gioachino Belli nacque a Roma nel 1791. La sua famiglia subì la confisca dei beni durante gli avvenimenti della rivoluzione giacobina. Rimasto orfano di entrambi i genitori, grazie all’interessamento di alcuni parenti trovò un impiego nell’amministrazione pontificia. Continuò a fare l’impiegato anche dopo l’arrivo dei francesi, ma nel 1810 venne esonerato; visse allora prestando il proprio.servizio di segretario presso alcune famiglie nobili. L’estrema povertà non gli impedì di dedicarsi al lavoro letterario: risalgono a questi anni alcuni componimenti d’occasione che lo resero noto negli ambienti della cultura romana.


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